Trentino-Alto Adige

Il territorio

Il Trentino-Alto Adige è una regione interamente montuosa, suddivisa nelle due province autonome di Trento e Bolzano, che segnano una differenziazione sia linguistica che amministrativa, per cui parliamo di Trentino da una parte e Alto Adige dall’altra. Anche se geograficamente parlando sarebbe difficile tracciare un confine morfologico tra le due zone, le differenze etniche e linguistiche da una parte e pedoclimatiche dall’altra hanno anche portato, nel corso dei secoli, ad una caratterizzazione su base provinciale della produzione vitivinicola. Entrambe le zone hanno comunque in comune un’eccellente produzione di vini, grazie anche alla posizione geografica e alle condizioni climatiche favorevoli sia lungo la Valle dell’Adige e sui pendii delle montagne che la costeggiano, che nelle aree pianeggianti e collinari attorno a Trento e Bolzano. Il livello qualitativo dei vini della regione è molto alto, in modo particolare per quelli prodotti con uve che prediligono le zone fredde, come il Sauvignon e il Pinot Nero. Nonostante nel Trentino-Alto Adige siano coltivate molte varietà “internazionali”, nella regione è interessante anche il patrimonio di uve autoctone, tra le quali Teroldego, Schiava e Lagrein.

I vitigni

Nel Trentino, abbiamo tre i vitigni autoctoni a bacca nera di riferimento, il Marzemino nella zona a sud di Trento (Isera e Seresi) il Teroldego nella piana Rotaliana a nord di Trento e la Schiava (nelle varianti Schiava grigia, Schiava grossa e Schiava gentile), più in su ai confini provinciali con l’Alto Adige. Nella zona confinante con la provincia di Verona è diffuso anche l’Enantio (Lambrusco a foglia frastagliata). In zona di Trento sono anche presenti il Pinot Grigio, il Pinot Nero e il Cabernet. I vitigni a bacca bianca più coltivati sono gli internazionali (Chardonnay e Pinot Bianco), che col Pinot Nero entrano nella produzione spumantistica del metodo classico.

In Alto Adige tra i vitigni autoctoni a a bacca nera troviamo come per il Trentino la Schiava (Vernatsch), ma anche il Lagrein. Tra gli internazionali spicca il Pinot Nero, che ha trovato nella zona di Egna-Ora uno dei territori ad esso più vocati. Tra le uve a bacca bianca nella stessa zona troviamo il Gewürztraminer, in origine proveniente per l’appunto dalla zona di Termeno (Tramin), mentre a nord di Bolzano, nella Val d’Isarco e nella Val Venosta troviamo anche il Kerner e il Sylvaner. Diffuso anche il Moscato Rosa e il Moscato Giallo (Rosenmuskateller e Goldmuskateller) il primo in forma di vini passiti anche di notevole spessore, il secondo molto gradevole soprattutto nella versione secca. La zona di Terlano è caratterizzata da formazioni porfidiche che conferiscono ai vini una gradevole mineralità oltre a caratteristiche di longevità di tutto rispetto.

Vini e zone produttive

Trentino

In Trentino si producono soprattutto vini rossi, in particolare il Teroldego e il Marzemino. La denominazione Trento DOC è invece dedicata ai vini spumanti metodo classico, a base di uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, con un periodo minimo di maturazione sui lieviti di almeno 15 mesi (24 mesi per i millesimati). Gli spumanti che rimangono per almeno 36 mesi in bottiglia sono classificati come riserva Il Campo Rotaliano, a nord di Trento, è caratterizzato dalla coltivazione del Teroldego, vitigno a bacca nera tra i più interessanti della regione. (DOC Teroldego Rotaliano). La Nosiola è l’uva autoctona a bacca bianca più celebre e interessante del Trentino. Con essa nella Valle dei Laghi si producono interessanti vini secchi, oltre al famoso Vino Santo. I grappoli di Nosiola sono fatti appassire dopo il raccolto fino al periodo di Pasqua, consentendo anche che gli acini siano attaccati dalla Botrytis Cinerea. Il mosto viene fatto fermentare in piccole botti di legno, è lasciato maturare per quattro anni, dando vita a un vino dolce corposo, ricco e piacevole.

Alto Adige

L’Alto Adige ha una produzione vinicola estremamente interessante e variegata, caratterizzata sia da varietà internazionali che da importanti vitigni autoctoni. Il clima fresco e le condizioni ambientali e geologiche particolari rendono i vini bianchi dell’Alto Adige fra i migliori d’Italia. I vini rossi, in particolare quelli prodotti con il Lagrein e con il Pinot Nero, vantano anch’essi risultati di assoluta eccellenza. Raramente i vini bianchi sono fatti maturare o fermentare in botti di legno, per salvaguardare il carattere fresco e fruttato caratteristico dei vini bianchi dell’Alto Adige. Anche nei casi in cui il produttore sceglie la maturazione in botte o barrique, i vini si distinguono sempre per la loro piacevole e rinfrescante acidità. Il Lagrein è un’uva molto versatile, con la quale si producono sia piacevoli vini rosati (Lagrein Kretzer) che vini rossi di notevole struttura e longevità, meglio conosciuti come Lagrein Dunkel (scuro). Viene anche unito ad alcune varietà internazionali, come il Merlot e il Cabernet Sauvignon, producendo risultati eccellenti. La Schiava (Vernatsch) ha i suoi vini più noti nella sottozona Santa Maddalena della DOC Alto Adige. Tra i vini dolci, quelli prodotti con le uve Moscato Giallo (Goldenmuskateller) e Moscato Rosa (Rosenmuskateller), con i suoi inconfondibili aromi di fragola e rosa.