Langhe

Le Langhe sono le colline attorno ad di Alba, poste alla destra del fiume Tanaro. Questa importante zona vitivinicola include anche quelle del Barolo e Barbaresco. L’area di produzione del Barolo DOCG è rappresentata dai cinque celebri comuni che costituiscono altrettante zone della denominazione, Barolo, Castiglione Falletto, La Morra, Serralunga d’Alba e Monforte d’Alba. I vini che vi vengono prodotti hanno caratteristiche diverse, ad esempio i vini del comune di Barolo e La Morra hanno carattere più morbido e aromatico, mentre quelli di Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba e Monforte d’Alba sono più robusti e intensi e maturano più lentamente. Il Barbaresco DOCG, sempre basato sul vitigno Nebbiolo, è uno straordinario vino che prende il nome all’omonima città in cui si produce, non lontano da Barolo. La fama del Barbaresco è certamente più recente di quella del Barolo.  Negli anni ’60 furono soprattutto e Giovanni Gaja e Bruno Giacosa ad investire nel Barbaresco, che è ormai diventato uno dei vini più ricercati al mondo. Il Barbaresco è in genere più immediato e gentile rispetto al Barolo e si produce nelle località di Barbaresco, Treiso e Neive, ognuna delle quali, grazie alle tipicità della zona, conferisce specifiche caratteristiche al vino. Nelle Langhe non si coltiva solo il Nebbiolo, ma anche il Dolcetto e la Barbera. Dogliani e Diano d’Alba sono famose per il loro Dolcetto, quest’ultima con ben 77 cru diversi nel suo territorio. Si tratta di un vino dalle spiccate note fruttate, con una buona tannicità ma bassa acidità, cosa che non consente lunghi periodi di maturazione in botte. La Barbera fino a qualche decina di anni fa era considerata adatta a produrre vini meno pregiati, ma grazie a vinificazione attente e di qualità ha recentemente sfatato questo mito. Il Pelaverga è un vitigno spesso dimenticato, ma capace di produrre vini di notevole interesse. Con la Favorita e l’Arneis, si producono la maggior parte dei vini bianchi delle Langhe e del Roero. Il Roero si trova sulla riva sinistra del fiume Tanaro ed anche qui l’uva a bacca nera più diffusa è il Nebbiolo.