Etna

Le pendici dell’Etna, con il suolo lavico e le elevate escursioni termiche, sono un habitat ideale per la vite, con vigneti coltivati fino a 1000 metri di altitudine. La zona vinicola dell’Etna si sviluppa attorno al lato orientale del vulcano, dal comune di Randazzo a nord fino a Santa Maria di Licodia a sud. I terreni della zona partono dal livello del mare per arrivare a più di 1200 metri. I vigneti dell’Etna sono oggi tra i più alti d’Italia e anche del mondo, accanto solo a quelli dell’Alto Adige. I produttori di vino dell’Etna stanno sperimentando i siti posti sulle pendici del vulcano posti ad altitudini il più elevate possibile, per valutare gli effetti sulla produzione dei terreni più neri e ricchi di lava. La tipologia più comune di vino dell’Etna è l’Etna Rosso DOC, di base, prodotto prevalentemente da uve del vitigno Nerello Mascalese con aggiunta fino al 20% di Nerello Cappuccio (noto anche come Nerello Mantellato). L’Etna bianco DOC è invece composto per almeno il 60 percento da uve Carricante, cui si aggiunge il Catarratto, l’uva bianca più diffusa della Sicilia e altri vitigni presenti in quantità minori, tra cui il Trebbiano e la Minnella. Esiste anche un rosato basato anch’esso su Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio.