Coda di Volpe

Il vitigno Coda di Volpe è un’antica varietà a bacca bianca autoctona della Campania, della quale esistono precisi riferimenti storici fin dall’epoca dell’antica Roma. Già Plinio il Vecchio aveva fatto menzione nel suo “Naturalis Historia” ad un vitigno “Cauda Vulpium” adatto all’allevamento a pergola. Il suo nome deriva dalla forma caratteristica del grappolo che ricorda appunto la coda della volpe. Il Coda di Volpe viene coltivato in quasi tutta la regione e fa parte di numerose denominazioni di origine DOC campane. In Irpinia trova le condizioni più favorevoli, su colline di media altitudine e con buone esposizioni solari. Viene coltivato diffusamente ai piedi del Vesuvio, ma anche a Benevento, nelle zone del Sannio e del Taburno. Il Coda di Volpe viene vendemmiato nelle ultime due settimane di settembre e a maturazione raggiunge elevati livelli in zuccheri, ma con un’acidità totale piuttosto bassa. Il Coda di Volpe viene vinificato sia in versione secca e ferma, che spumantizzato, anche dolce. Il vino prodotto con il Coda di Volpe si presenta di colore giallo paglierino con riflessi dorati, profumo gradevole, con caratteristiche note fruttate di pera, mela cotogna, ananas, banana, pesche gialle e sentori floreali e minerali. Il suo gusto è tipicamente sapido, fresco per acidità e secco, di buona struttura, con ricordi fruttati e floreali molto persistenti.

vitigno coda di volpe