Capri e Ischia

L’Isola di Capri vanta una lunga e illustre storia di produzione vinicola. La denominazione Capri DOC copre un vino rosso e uno bianco, il primo prodotto prevalentemente con l’uva Piedirosso, vitigno autoctono campano, diffuso a Capri più in qualsiasi altro luogo, pur essendo ampiamente coltivato anche attorno al Vesuvio per l’utilizzo nei vini Lacryma Christi. Il Capri Bianco è invece ottenuto da uve dei vitigni Falanghina e Greco Bianco.

L’isola d’Ischia è caratterizzata da terreni vulcanici ben drenati e fertili e da brezze marine che temperano il calore estivo. Grazie anche all’altitudine delle colline dove sono posti i vigneti (attorno ai 200 m), le viti trovano qui il loro ambiente ideale. L’isola è piuttosto piccola e i vigneti siano generalmente situati su terrazze. Le difficoltà della gestione delle vigne viene però ripagata da vini di alta qualità, prodotti in sette tipologie: bianco, bianco frizzante, rosso, Biancolella, Forestera, Piedirosso e Piedirosso passito. Ischia è conosciuta soprattutto per i suoi vini bianchi, prodotti con uve del vitigno Biancolella, vitigno coltivato esclusivamente sull’isola, alle pendici del Monte Epomeo. La Forastera è l’altro vitigno a bacca bianca più diffuso a Ischia, ha un ruolo importante, conferendo ai vini bianchi di Ischia il loro sapore fresco e asciutto. I vini rossi sono dominati invece dalle uve Guarnaccia e Piedirosso (localmente noto come Per’e Palummo, ossia “piede di piccione” per la forma e il colore delle radici della vite), con Barbera e pochi altri. I vini prodotti da questa varietà tendono ad avere buoni tannini e gradazione alcolica.